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14 dicembre 2017

da Afrodita (Per finire) – Isabel Allende

Joachim Beuckelaer - Fuoco

da Afrodita – Isabel Allende
Per finire

Sesso e appetito sono i grandi motori della storia, conservano e diffondono la specie, provocano guerre e ispirano canzoni, informano le religioni, la legge e l’arte. L’intero creato è un processo ininterrotto di digestione e fertilità; tutto si riduce a organismi che si divorano l’un l’altro, si riproducono, muoiono, fertilizzano la terra e rinascono trasformati. Sangue, seme, sudore, cenere, lacrime e l’incurabile immaginazione poetica dell’umanità alla ricerca di un senso.
Dopo aver fatto un paio di giri comoleti del mondo degli afrodisiaci, scopro che l’unica cosa che davvero mi eccita è l’amore. Ma sicuramente in queste pagine ho dato l’impressione di non essere romantica, e quindi di non avere l’autorevolezza per parlare di questo delirio. Niente di tutto ciò.
Sfortunatamente appartengo a quella categoria di persone che crede nell’amore a prima vista e, per giunta, si sposa. Oscar Wide ha detto che “l’amore è un reciproco equivoco”. Arrivata alla cinquantina, guardo il mio passato e, in tutta onestà, dovrei trovermi completamente d’accordo con lui, ma nonostante tutto non sono ancora così cinica e posso ancora perdere la testa per un uomo (sono eterosessuale, ma non fanatica) se si verificano le circostanze adeguate, come parole mormorate all’orecchio e mani abili a massaggiare. Non mi sono mai innamorata con prudenza, è sempre stato un fulmine che mi lasciato mezza bruciacchiata, ma l’esperienza e la sorte mi hanno aiutato a mantenere viva la fiamma della passione oltre i sei mesi canonici della sbandata a prima vista. In genere rimango con l’uomo di turno per un considerevole periodo di tempo. Questa tendenza alle relazioni lunghe non è sintomo di masochismo o di mancanza di immaginazione, ma semplicemente di prudenza. E’ un problema cambiare partner: bisogna inventarsi nuove strategie per vedersi a ore inusitate, comprare biancheria sexy per dissimulare la cellulite, farsi carico delle sue fantasie erotiche e altre sciocchezze di questo genere. E’ una seccatura, e la maggior parte delle volte non ne vale la pena. I vecchi amanti sono comodi, come le pantofole. Alla ia tenera età ho scoperto il piacere di essere sposata con le pantofole. Qundo il marito e l’amante sono la stessa persona, forse si perde parte del divertimento, ma rimane più tempo per guardare i film. Mi piace guardare i film… e anche il matrimonio non è male. Mi sono innamorata del mio attuale compagno per ragioni romantiche, avevo vissuto in castità per molto tempo, due o tre settimane, credo; ma mi sposai con lui per ragioni puramente d’ordine pratico: avevo bisogno di un visto per rimanere negli Stati Uniti. E’ andato tutto bene, è facile convivere con quest’uomo che cucina come uno chef e parla lo spagnolo (sarebbe terribile essere obbligata a litigare e a fare l’amore in una lingua straniera; mi sentirei ridicola ad ansimare in inglese). A quanto pare, la passione veemente è il mio stato naturale, ma ben presto il povero diavolo impigliato nella relazione diventa pallido e inizia e inizia a perdere peso. E’ uno dei motivi per cui ho iniziato a occuparmi di afrodisiaci; nutrivo la speranza che con una dieta adeguata mio marito mi sarebbe sopravvissuto in pieno vigore e in buona salute. Durante l’anno che ho impiegato per scrivere queste pagine, ho preparato ognuna delle ricette afrodisiache che sono riportate e ho messo in pratica quasi tutto quello che ho raccontato, salvo l’altalena e qualche posizione del Kamasutra che è sconsigliata alla mia età. E’ stato un anno felice perché per far sbocciare l’erotismo non bastano i piatti stimolanti, è anche indispensabile creare un ambiente in cui gli spiriti si rallegrino e non ci sia posto per le parole aggressive, gli unori malinconici e i pianti.
La gola e la lussuria, che ci inducono a tante pazzie, hanno la stessa origine: l’istinto di sopravvivenza. Il vincolo tra il cibo e il piacere sessuale è la prima cosa che impariamo quando nasciamo. Le sensazioni del lattante attaccato al capezzolo, immerso nel calore e nell’odore della madre, sono puramente erotiche e hagall e milioni di nonne silenziose che per essere done non sono passate alla storia, mi suscitano una terribile invidia: siste un rapporto tra creatività ed erotismo? Spero di si. Il profondo benessere che provo dopo aver mangiato bene e aver fatto l’amore amando si riflette invariabilmente sul mio lavoro, come se il corpo, con gratitudine, destinasse le sue migliori energie per mettere le ali alla scrittura.
non so come sia per gli uomini, ma per le donne non c’è afrodisiaco che tenga senza l’ingrediente indispensabile della simpatia, che portato alla perfezione è l’amore. Spero che non mi manchi in futuro. E quando non potrò più fare l’amore, non per disinteresse da parte mia ma per le difficoltà che implicherà il trovare qualcuno che lo voglia fare conuna bisnonna, spero di poter continuare a godere almeno del cibo e dei ricordi…

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