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19 aprile 2018

Sonetto CXXX - William Shakespeare

Franz Xaver Winterhalter - Portrait of Maria Feodorovna
Sonetto CXXX - William Shakespeare

Gli occhi della mia donna nulla hanno del sole,
il corallo è ben più rosso del rosso delle sue labbra;
se la neve è bianca, il suo seno è certo bruno,
se son setole i capelli, nere setole avrebbe in capo.

Ho visto rose screziate, rosse e bianche,
ma non vedo tali rose sulle sue gote;
e in certi olezzi vi è maggior delizia
che non nell’alito che la mia donna emana.

Io amo la sua voce eppure ben conosco
che la musica ha un suono molto più gradito;
ammetto che mai vidi l’inceder d’una dea:

la mia donna nel camminar calpesta il suolo.
Eppure, per il cielo, per me è talmente bella
quanto ogni altra donna falsamente decantata.

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