dipinto di Jack Vettriano
Come aspetto – Tino Villanueva
Oggi
sto seduta ad una finestra, mentre il mio spirito
nuota
nel profondo viola-azzurro del mare.
Sono
una donna che aspetta, innamorata di un uomo,
e
innamorata dell’amore che abbiamo insieme vissuto.
Ho
giurato a me stessa che avrei aspettato,
e
continuo ad aspettare appassionatamente,
anche
dopo che la grande luce del sole si è consumata.
Raccolgo
il mio dolore e me lo porto a letto,
e
ancora aspetto
prima
che il dolce sonno scenda pesante sui miei occhi.
Il giorno
dopo mi alzo,
e mi
ascolto pronunciare parole colme di speranza
… e
continuo ad aspettare. Dico queste cose a voce alta
per
serbare chiaro il mio pensiero,
per
tenere viva la giornata.
Sono
una donna che aspetta,
che
aspetta, irrequieta e impaziente come le onde del mare
che si
ripetono nella sua testa
come
messaggi che giungono da lontano.
da “Così
parlò Penelope
Traduzione
di Paola Mildonian
Tino
Villanueva. Penelope e il suo poeta. A cura di Paola Mildonian
Da
“Poesia” n. 337, maggio 2018. Crocetti
Editore
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