Pagine

23 maggio 2018

Sonetto LIX – Pablo Neruda

Sonetto LIX – Pablo Neruda
                                        (G.M.)

Poveri poeti che la vita e la morte
perseguitarono con la stessa cupa tenacia,
poi son coperti d'impassibile pompa,
abbandonati al rito e al dente funerario.

Essi - oscuri come pietruzze - ora
dietro agli alteri cavalli, distesi
vanno, alfine governati dagli intrusi,
tra i becchini, a dormire senza silenzio.

Anzi, ormai sicuri, che il morto è morto
fanno delle esequie un festino miserabile
con tacchini, maiali e altri oratori.

Spiarono la loro morte e allora l'offesero:
solo perché la loro bocca è chiusa
e più non può rispondere al canto.

Nessun commento:

Posta un commento