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1 maggio 2018

Sonetto XL – Pablo Neruda

Giuseppe De Nittis - Nel grano
Sonetto XL – Pablo Neruda

Era verde il silenzio, bagnata era la lice,
tremava il mese di Giugno come una farfalla,
e nell'australe dominio, dal mare e dalle pietre,
Matilde, attraversasti il meriggio.

Eri carica di fiori ferruginosi,
alghe che il vento sud tormenta e oblìa,
ancor bianche, screpolate dal sale divorante,
le tue mani sollevano le spighe d'arena.

Amo i tuoi doni puri, la tua pelle di pietra intatta,
le tue unghie offerte nel sole delle tue dita,
la tua bocca sparsa per tutta la gioia,

ma, per la mia casa prossima all'abisso,
dammi il tormentato sistema del silenzio,
lo stendardo del mare dimenticato sull'arena.

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