dipinto di Eric Bowman
Sonetto XXXI - Pablo NerudaCon allori del Sud e origano di Lota
t'incorono, piccola regina delle mie ossa,
e non può mancarti quella corona
che elabora la terra con balsamo e fogliame.
Sei, come colui che t'ama, delle province verdi:
di là traemmo il sangue che ci scorre nel sangue,
nella città vaghiamo, come tanti, sperduti,
timorosi che chiudano il mercato.
Beneamata, la tua ombra ha odore di susina,
i tuoi occhi nascosero nel Sud le loro radici,
il tuo cuore è una colomba da salvadanaio,
il tuo corpo è liscio come le pietre nell'acqua,
i tuoi baci sono grappoli con rugiada,
e al tuo fianco io vivo con la terra.
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