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4 maggio 2018

Sonetto XXXIV - Pablo Neruda

opera di - Pavlov Mstislav
Sonetto XXXIV - Pablo Neruda

Sei figlia del mare e cugina dell'origano,
nuotatrice, il tuo corpo è d'acqua pura,
cuciniera, il tuo sangue è terra viva
e fiorite le tue abitudini e terrestri.

Vanno all'acqua i tuoi occhi e sollevan onde,
alla terra le tue mani e saltano i semi,
in acqua e in terra hai proprietà profonde
che s'uniscono in te come le leggi della creta.

Naiade, il tuo corpo taglia il turchese,
poi risorto fiorisce nella cucina
in tal modo che assumi quanto esiste

e alfine dormi circondata dalle mie braccia che allontanano
dall'ombra cupa, perché tu riposi,
legumi, alghe, erbe: la schiuma dei tuoi sogni.

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