dipinto di Susan Ryder
Morendo, come ci si sente, io – Maria Luisa Spaziani
Morendo, come ci si sente, io
lo so bene da oggi. Il panorama
del mio ricco passato si stende
ai miei piedi oltre un baratro di nebbia.
Più salgo, più sprofondo. Tutto è strano.
Nessuna voce da cortili o strade.
Nessun colombo taglia l’aria. Perse
sono nell’Aldilà.
“Il mio ricco passato” è un tappeto
che lentamente sfuma. La mia storia
si ricongiunge ai secoli che inghiotte,
impervia ondata anomala, il silenzio.
Da “Poesia” n. 296, settembre 2014. Crocetti Editore
lo so bene da oggi. Il panorama
del mio ricco passato si stende
ai miei piedi oltre un baratro di nebbia.
Più salgo, più sprofondo. Tutto è strano.
Nessuna voce da cortili o strade.
Nessun colombo taglia l’aria. Perse
sono nell’Aldilà.
“Il mio ricco passato” è un tappeto
che lentamente sfuma. La mia storia
si ricongiunge ai secoli che inghiotte,
impervia ondata anomala, il silenzio.
Da “Poesia” n. 296, settembre 2014. Crocetti Editore
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