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22 luglio 2018

Antonella Anedda 14-18

Antonella Anedda 14-18

A volte mi illudo di afferrare i nessi tra le cose:
mio nonno in trincea a diciassette anni
che scrive versi d’amore ignaro
che l’inferno doveva ancora venire.
Lui vivo e tutto il resto perduto
a cominciare dalla bambina
sepolta in Istria con sua madre.
Di notte stabilisco i nessi tra le cose
rivedo un vecchio esitare sulle scale
scambiare il buio con l’acqua
fare di sé stesso un grumo
di vestiti e vetri, un’ultima volta
per provare a rovesciare il male.

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