collage - Jonathan Yeo
La musa
malata - Charles Baudelaire Povera Musa, ahimè, che cos’hai oggi? Infossati
i tuoi occhi traboccano di visioni notturne:
vedo alternarsi, riflessi nel tuo incarnato,
la follia e l’orrore, freddi e taciturni.
Il succubo verdastro ed il folletto rosa
paura e amore t’hanno versato dalle urne?
L’incubo, un pugno barbarico e imperioso,
t’ha cacciato nel fondo d’un favoloso Minturno?
Io vorrei che emanando l’odore della tua salute
fosse il tuo petto da forti pensieri frequentato
e il tuo sangue cristiano scorresse in ritmici flussi,
come i sonanti numeri delle sillabe antiche,
dove regnano a turno il padre d’ogni canto,
Febo, ed il grande Pan, signore delle messi.
Traduzione di Luciana Frezza
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