dipinto di Viktor Sheleg
Sonetto XCIII – Pablo NerudaSe un giorno il tuo petto si arresta,
se qualcosa cessa d'andar ardendo per le tue vene,
se la voce nella tua bocca esce senz'essere parola,
se le tue mani dimenticano di volare e s'addormentano.
Matilde, amore, lascia le tue labbra socchiuse
perchè quell'ultimo bacio deve durare con me,
deve restare immobile per sempre sulla tua bocca
perchè anche così m'accompagni nella mia morte.
Io morirò baciando la tua pazza bocca fredda,
abbracciando il grappolo perduto del tuo corpo,
cercando la luce dei tuoi occhi chiusi.
Così quando la terra riceverà il nostro abbraccio
andremo confusi in una sola morte
a vivere per sempre l'eternità di un bacio.
Trad. Giuseppe Bellini
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