Più che una nuova ricetta per cucinare i polipetti, l’invenzione della
signora Elisa, la moglie del questore, sembrò al palato di Montalbano una vera ispirazione
divina. Se ne pigliò una seconda abbondante porzione e quando vide che anche
questa stava per finire, rallentò il ritmo della masticazione, a prolungare,
sia pure per poco, il piacere che il piatto gli procurava. La signora Elisa lo
taliava felice: come ogni buona cuoca, godeva dell’estatica espressione che si
formava sulla faccia dei commensali mentre gustavano una sua portata. E
Montalbano, per l’espressività del volto, era fra gli invitati preferiti.
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