Henri de Toulouse-Lautrec - Donna dai capelli rossi su divano
da “La pensione Eva” -
Andrea Camilleri
(…)
E non fu un miracolo
(macari se forse, per come andò a finire, è meglio chiamarlo mezzo miracolo)
che Tatiana, che era di Reggio Emilia e per l’anagrafe era Biagiotti Teresa,
arrivò alla Pensione Eva proprio quando l’avvocato Antonio Manzella era stato
liberato dù jorni avanti? Si era fatto quattro anni di càrzaro duro, condanna
che il Tribunale speciale fascista gli aveva dato pirchì appartenente a una
cellula comunista.
Ora bisogna sapere
che questa Teresa, una trentina sempre pronta allo sgherzo e alla risata, aveva
il patre in galera da otto anni pirchì comunista e lei stessa era una comunista
arraggiata. Teresa faceva ammucciuni servizio per il partito: datosi che ogni
quindici jorni cangiava città e sapeva in anticipo indove andava a travagliare,
riceveva e consegnava littre segrete e riferiva disposizioni e ordini che i
compagni si scangiavano. E con tutta sicurezza: chi ci andava a pensare, infatti,
a una buttana comunista?
Dù jorni doppo che
era arrivata alla Pensione Eva e s’ammostrava mezzo nuda nel salone, un cliente
le spiò come si chiamava.
«Tatiana.»
«Andiamo.»
Appena dintra alla
càmmara, Tatiana si stava levando le mutandine quando il cliente, che era un
quarantino serio, vistuto di nìvuro, con gli occhiali d’oro, alzò una mano e
disse:
«Fermati. Ho un
parente a Reggio Emilia.»
Era la frase di
riconoscimento. Tatiana s’assittò supra il letto, l’omo restò addritta.
«Domani verrà a
trovarti un compagno. È stato rimesso in libertà dopo quattro anni di carcere
duro. Mi è stato detto che tu, quando hai finito qua, vai a lavorare a Trani. È
vero?»
«Sì.»
«Bene, è una felice
coincidenza che tu sia qui e poi vada a Trani. Perché questo compagno deve
dirti delle cose importanti proprio per i compagni di Trani. Attenta, devi
essere tu a scegliere lui, a fargli capire che sei la persona giusta. Non può
certo ripetere quello che ho fatto io oggi domandandoti come ti chiami, darebbe
all’occhio.»
«Ma io come faccio a
riconoscerlo?»
«Gli manca l’ultima
falange del mignolo della mano sinistra. Ah, senti, non ti devi sorprendere se
vuole… dopo quattr’anni che non vede una donna, capisci…»
«Non è sposato?»
«Lo era, ma sua
moglie se ne è andata via da casa appena l’hanno arrestato. Pare che non
aspettasse altro. Anzi pensiamo, ma non ne abbiamo le prove, che sia stata lei
a denunziarlo.»
(...)
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