opera di Sharon Allicotti
Nel giorno del mio compleanno – Julieta Valero
Dalla torre degli anni che chiamo
vita
guardo nel pozzo: non tempo ma
spazio, non qui ma laggiù,
non senso ma memoria, ovunque in
nessun luogo.
La storia incerta, il nodo al
fazzoletto,
il dove-siete-morti-onnipresenti, i
vostri nomi
in un istante mi riportano all’infanzia,
a ritroso percorro
la lunga strada fino al Natale e ai
suoi doni.
Così il DNA modella la sostanza dei
sogni,
e la vecchiaia non ha motivo
d’essere.
Un sapore proustiano, un profumo, la
musica di una frase
sfidano la legge naturale cui si
sottraggono.
La vita sarà mia fintantoché io sarò
la mia mente.
E la gioventù? Sofferenze, ansie e
ferite:
meglio ricordate che rivissute.
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