Vecchia
torre
per
chi urla la campana?
Per
chi l’appello ripetuto
ogni
giorno sempre lo stesso?
Chi
chiama la bronzea voce?
non
le nuvole
non le onde
neanche le cicale
o il falco.
Come
un tuono fragoroso
il
rintocco si propaga,
vibra
nell’aria immobile
sopra
i limoni gli olivi e i pini.
Dolcemente
si amplia il cerchio
come
sasso di bimbo nello stagno
fino
a sovrapporsi all’orizzonte,
a
incrinarne la perfezione
e a
dissolvere la mia prospettiva.
Incerta,
frammenti
di sovrapposte
quotidianità
consunte.
Vecchia
torre
la
campane batte il tempo
come sempre.
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