opera di Kenton Nelson
da “Gli amori
difficili”. L'avventura di un
impiegato, (1953) – Italo
Calvino
(…)
Si fecero gli auguri,
si salutarono, e presero uno da una parte uno dall'altra. Subito, Gnei si sentì
invaso dal rimpianto: la possibilità di confidarsi con Bardetta, con quel
Bardetta che lui immaginava prima, gli parve un bene smisurato, ora perduto per
sempre. Tra loro due - pensava Gnei - avrebbe potuto svolgersi una
conversazione da uomo a uomo, bonaria, un po'"ironica, senza
esibizionismi, senza vanterie, l'amico sarebbe partito per l'America
conservando un ricordo ormai immutabile; e Gnei confusamente si vedeva
proiettato nei pensieri di quel Bardetta immaginario, quando, là nel suo Venezuela,
ricordando la vecchia Europa - povera ma sempre fedele al culto della bellezza
e del piacere - avrebbe istintivamente pensato a lui, il compagno di scuola
rivisto dopo tanti anni, sempre con quell'apparenza cauta eppure ben sicuro di
sé: l'uomo che non s'era staccato dall'Europa e quasi ne impersonava l'antica
saggezza di vita, le oculate passioni... Gnei s'esaltava: ecco che l'avventura della
notte avrebbe potuto lasciare un segno, assumere un significato definitivo,
invece di sparire come sabbia in un mare di giorni vuoti e uguali.
Forse avrebbe dovuto
parlarne comunque, a Bardetta, anche se Bardetta era un poveruomo con altri pensieri
per la testa, anche a costo d'umiliarlo. E poi, chi lo assicurava che Bardetta
fosse davvero un fallito? Magari diceva così per dire ed era sempre la vecchia
volpe d'un tempo... «Lo raggiungo, - pensò, - riattacco discorso, glie lo
dico». Corse avanti sul marciapiede, svoltò in piazza, girò sotto i portici.
Bardetta era scomparso. Gnei guardò l'ora; era in ritardo; s'affrettò verso il
lavoro. Per darsi pace, pensò che quel mettersi come un ragazzo a raccontare ad
altri i fatti suoi era cosa troppo estranea al suo carattere, ai suoi usi; e
perciò s'era trattenuto dal farlo. Così, riconciliato con se stesso,
rinfrancato nel suo orgoglio, bollò la cartolina all'orologio dell'ufficio.
(…)
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