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27 novembre 2018

notturno – Amalia Guglielminetti

dipinto di Federico Zandomenghi
notturno – Amalia Guglielminetti

Ma tu non odi un timido picchiare,
un ticchetto tenue a' tuoi vetri?
Ascolta un poco: alcuno par che impetri,
e fuori è buio, e le stelle son rare.

Tutte han varcato le rondini il mare,
che temon dell'inverno i giorni tetri.
Questa, innanzi che il gel tutta l'impietri,
cerca rifugio: essa non può emigrare.

Essa è ferita, e il sangue si raggruma
goccia a goccia sul suo piccolo cuore,
e il sangue è rosso fra la bruna piuma.

Socchiudi: fuori infuria la bufera,
ma presso a te che morbido tepore...
Ah! tu non apri, e la notte è sì nera...

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