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7 dicembre 2018

Ai Tedeschi - Antoni Słonimski

Foto di Leonardo Campagna
Ai Tedeschi - Antoni Słonimski

Mirando con orgoglio la città fumante,
Dal cortile un rozzo romano mise piede,
Con la daga arrossata, in casa d’Archimede,
Quando Marcello entrò a Siracusa trionfante.
Seminudo, impolverato, come un ossesso,
Irruppe immaginandosi un altro misfatto,
“Noli turbare circulos meos” – distratto
Disse Archimede, tracciando cerchi col gesso.
Sul cerchio, sul raggio e sul triangolo inscritto,
Come un ruscello vivente il sangue è piovuto.
Archimede, difenditi dal bruto!
Archimede che oggi verrà trafitto!
Il sangue è scomparso, ma il tuo spirito resta.
Ma no. Anch’esso perisce. Dov’è l’impronta?
I marmi della casa la vipera infesta.
E le rovine dell’Ellade il vento affronta.

1935

Trad. Paolo Statuti

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