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3 dicembre 2018

da “I segreti della tavola di Montalbano” – Stefania Campo

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da “I segreti della tavola di Montalbano” – Stefania Campo

Le trattorie: San Calogero ed Enzo
Oltre ad Adelina, l’altra alternativa sicura che permette al commissario di accostarsi alla buona tavola e di soddisfare il palato è la celebre trattoria San Calogero di Vigata: quando il commissario ha una giornata indigesta, va lì ad affogare i propri pensieri e a tirarsi su d’umore. Non sono solo le pietanze a rallegrarlo, ma forse ancor di più le parole e i gesti del proprietario, con cui intrattiene un rapporto speciale. Calogero percepisce lo stato d’animo del commissario attraverso quello che mangia, instaurando così un legame confidenziale e amichevole più intimo di quello fra cliente e ristoratore, un legame che Salvo si diverte a farcire con tocchi d’ironia.
“‘Che le posso servire oggi?’. ‘Che hai?’. ‘Quello che vuole, per primo’. ‘Primo niente, ho intenzione di tenermi leggero’. ‘Per secondo ho preparato alalonga in agrodolce e nasello in sarsa d’acciughi’. ‘Ti sei dato alla grande cucina, Calò?’. (Il ladro di merendine)

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