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15 gennaio 2019

da Cavalleria rusticana – Giovanni Verga

Francesco Lojacono - L'oliveto, olio su tela 8,5X112,5cm
da Cavalleria rusticana – Giovanni Verga

Turiddu, adesso che era tornato il gatto, non bazzicava più di giorno per la stradicciuola, e smaltiva l’uggia all’osteria, cogli amici; e la vigilia di Pasqua avevano sul desco un piatto di salsiccia. Come entrò compare Alfio, soltanto dal modo in cui gli piantò gli occhi addosso, Turiddu comprese che era venuto per quell’affare e posò la forchetta sul piatto.
– Avete comandi da darmi, compare Alfio? gli disse.
– Nessuna preghiera, compare Turiddu, era un pezzo che non vi vedevo, e voleva parlarvi di quella cosa che sapete voi.
Turiddu da prima gli aveva presentato il bicchiere, ma compare Alfio lo scansò colla mano. Allora Turiddu si alzò e gli disse:
– Son qui, compar Alfio.
Il carrettiere gli buttò le braccia al collo.
– Se domattina volete venire nei fichidindia della Canziria potremo parlare di quell’affare, compare.
– Aspettatemi sullo stradone allo spuntar del sole, e ci andremo insieme.
Con queste parole si scambiarono il bacio della sfida. Turiddu strinse fra i denti l’orecchio del carrettiere, e così gli fece promessa solenne di non mancare.

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