Kazimir Severinovič Malevič - red wedge
da La rivoluzione. Cronaca poetica – Vladimir Majakovskij(...)
Di colpo –
la gente,
i cavalli,
i lampioni,
le case
e la caserma
a flotte
di cento
si riversarono in strada.
Frantumato dai passi, risuonò il selciato.
Fracassò le orecchie l’incredibile avanzata.
Ed ecco chissà,
se dal canto della folla,
o dal rame impetuoso delle trombe dei soldati,
non da mano umana creata,
perforando la polvere con un fulgore,
si erge un’immagine.
S’infiamma.
Rosseggia.
(...)
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