dipinto di Kawase Hasui
Non essendo che uomini - Dylan ThomasNon essendo che uomini, camminavamo tra gli alberi
Spauriti, pronunciando sillabe sommesse
Per timore di svegliare le cornacchie,
Per timore di entrare
Senza rumore in un mondo di ali e di stridi.
Se fossimo bambini potremmo arrampicarci,
Sorprendere nel sonno le cornacchie, senza spezzare un rametto,
E, dopo l’agile ascesa,
Cacciare la testa al disopra dei rami
Per ammirare stupiti le immancabili stelle.
Dalla confusione, come al solito,
E dallo stupore che l’uomo conosce,
Dal caos verrebbe la beatitudine.
Questa, dunque, è leggiadria, dicevamo,
Bambini che osservano con stupore le stelle,
È lo scopo e la conclusione.
Non essendo che uomini, camminavamo tra gli alberi.
da Dylan Thomas Poesie inedite, a cura di Ariodante Marianni – Giulio Einaudi Edizioni
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