dipinto di Fabian Perez
Da Un amore – Dino BuzzatiPeggio di prima anzi perché il patto con la Laide – anche se lui tentava di negarlo – ora gli dava un barlume di diritto su di lei, da quel pomeriggio egli non era più l’amico occasionale o l’affezionato cliente, era qualcosa di più, una specie di amante ufficiale, o protettore (in fin dei conti se fosse sincero confesserebbe di averle offerto uno stipendio precisamente a questo scopo che lei diventasse almeno in parte sua, che fosse tenuta a un’assiduità che prima non poteva pretendere, sì quella specie di diritto che hanno i commendatori sulle mantenute, aveva un bel dirsi che il suo caso era diverso, ch’egli la lasciava libera, che le chiedeva solo di incontrarla un poco più spesso con la certezza di non perderla da un giorno all’altro come finora era possibile, sì, Antonio Dorigo, lo spregiudicato artista, si è fatto commendatore anche lui, ha assunto la miserabile parte che gli era sempre parsa sinonimo di mediocrità e impotenza)
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