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22 luglio 2020

I fili del telegrafo – Marina Cvetaeva



dipinto di Charles Levier
I fili del telegrafo – Marina Cvetaeva

7
Mentre l’amico caro attraversava
l'ultimo viale (filare di nodosi

addii) – più grandi degli sguardi
erano gli occhi.

Mentre l’amico amato doppiava
l'estremo promontorio (di sospiri
della mente: torna!) – più grandi delle mani
erano i gesti.

Quasi le braccia volessero lasciare
le spalle, e le labbra – indietro,
a supplicare! Lottava con la lingua
la parola, il palmo con le dita.

Mentre l’ospite tenero passava…
- Signore, posa lo sguardo su di noi! –
le lacrime erano più enormi
di occhi umani, e delle stelle
sull’oceano.

traduzione di Serena Vitale
da Marina Cvetaeva, Dopo la Russia, a cura di Serena Vitale

Corriere delle Sera - Un secolo di poesia, a cura di Nicola Crocetti

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