Edward Hopper - Excursion into Philosophy, 1958
La mummia - Fernando Pessoa
I
ho camminato per luoghi e luoghi d’ombra
Ben al di là del mio pensiero.
Senza né sopra né sotto è fiorita
La mia inazione con il suo senza-unione,
E le lampade si sono spente
Nell’alcova che vacillava.
Ogni fine presto si muta
In deserti di seta
Che l mio toccare osserva
Tra i veli dell’alcova,
Senza che la mia vita lo sappia.
E’ un’oasi nell’Incerto
E, come un sospetto
Di luce attraverso nessuna fessura,
Passa una carovana.
Improvvisamente mi sfugge
Come è lo spazio, e il tempo
Invece che essere orizzontale
E’ verticale.
L’alcova
Discende non sa per dove
Fino a non trovarmi più.
Un fumo leggero si alza
In seguito alle mie sensazioni.
Smetto di unirmi
A me stesso. Non c’è
Né dentro né fuori.
E il deserto presente
Si gira verso il basso.
E la nozione che mi dà vita
Ha dimenticato il mio nome.
Sull’anima il mio corpo mi pesa.
Mi sento tappezzeria
Appesa alla sala
Dove dimora qualche morto.
Qualcosa è scaduto
E ha risuonato nell’infinito.
I
ho camminato per luoghi e luoghi d’ombra
Ben al di là del mio pensiero.
Senza né sopra né sotto è fiorita
La mia inazione con il suo senza-unione,
E le lampade si sono spente
Nell’alcova che vacillava.
Ogni fine presto si muta
In deserti di seta
Che l mio toccare osserva
Tra i veli dell’alcova,
Senza che la mia vita lo sappia.
E’ un’oasi nell’Incerto
E, come un sospetto
Di luce attraverso nessuna fessura,
Passa una carovana.
Improvvisamente mi sfugge
Come è lo spazio, e il tempo
Invece che essere orizzontale
E’ verticale.
L’alcova
Discende non sa per dove
Fino a non trovarmi più.
Un fumo leggero si alza
In seguito alle mie sensazioni.
Smetto di unirmi
A me stesso. Non c’è
Né dentro né fuori.
E il deserto presente
Si gira verso il basso.
E la nozione che mi dà vita
Ha dimenticato il mio nome.
Sull’anima il mio corpo mi pesa.
Mi sento tappezzeria
Appesa alla sala
Dove dimora qualche morto.
Qualcosa è scaduto
E ha risuonato nell’infinito.
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