Opera di Howard Rogers
L’ancora - Grazia Fresu Il mio braccio abbandonato
sulla mappa delle tue rotte
tra le stelle sottili
di antiche latitudini,
le dita appena dischiuse
il mio polso
con l’ancora tatuata
dei tuoi approdi
la tua ombra che slitta
sulla plancia
i tuoi comandi decisi
e forse dentro di te
il mio volto bambino
la mia voce tremante
sulle sillabe del tuo nome
quelle due sole sillabe
che dicono chi sei
la traccia che in me
ti conserva,
eterno navigante ancora
nel ricordo nel sestante
dei serali abbandoni,
sulla mia pelle fragile
tu riscrivi l’infanzia perduta
mentre accendo
nel vuoto della notte
il tuo sorriso.
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