Un’idea
- Wislawa
Szymborska
Mi è venuta
un’idea
per una
poesiola? Per una poesia?
Bene – le dico
– resta, ne parliamo.
Devi dirmi di
più su di te.
Al che lei mi
sussurra qualcosa all’orecchio.
Ah, si tratta
di questo – dico – interessante.
Già da tanto mi
stanno a cuore queste cose.
Ma al punto di
scriverci una poesia? No, no di certo.
Al che lei mi
sussurra qualcosa all’orecchio.
È solo una tua
impressione – rispondo –
sopravvaluti le
mie forze e capacità.
Non saprei neanche
da dove cominciare.
Al che lei mi
sussurra qualcosa all’orecchio.
Ti sbagli – le
dico – scrivere una poesia concisa e breve
è molto più
difficile che scriverne una lunga.
Non
tormentarmi, non insistere, è inutile.
Al che lei mi
sussurra qualcosa all’orecchio.
E va bene, ci
proverò, visto che insisti.
Ma già ti dico
con quale risultato.
La scriverò,
strapperò e butterò nel cestino.
Al che lei mi
sussurra qualcosa all’orecchio.
Hai ragione –
le dico – ci sono pur altri poeti.
Alcuni lo
faranno meglio ancora.
Posso darti
nomi e indirizzi.
Al che lei mi
sussurra qualcosa all’orecchio.
Sì, certo che
li invidierò.
Noi ci
invidiamo anche poesie mediocri.
Ma questa
magari dovrebbe… deve avere…
Al che lei mi
sussurra qualcosa all’orecchio.
Appunto, le
caratteristiche da te elencate.
Perciò è meglio
cambiare argomento.
Ti andrebbe un
caffè?
Al che lei fece
soltanto un sospiro.
E cominciò a
svanire.
E svanì.
da Wislawa Szymborska. La gioia di scrivere, tutte le poesie
(1945 – 2009)
a cura di Pietro Marchesani - Adelphi Editore
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