opera di Andrew Wyeth
Il
ragazzo nella brughiera – Annette von Droste-Hulshoff
Che spavento attraversare la palude,
Quando sgorgano i fiumi dalla
brughiera!
Come spettri si aggrovigliano i
vapori,
E il viticcio si avvinghia al rovo
A ogni passo sprizza un getto d’acqua,
E dalla spaccatura s’ode sibilare e
ribollire.
Che spavento attraverso la palude,
Quando il canneto crepita nel vento.
Il ragazzo trema e tiene stretto il
sillabario,
Corre a precipizio come lo
inseguissero,
Cupo fischia il vento per la landa –
Cosa stormisce laggiù nella siepe?
E’ lo spettro del servo della torbiera
Che ha rubato la torba al padrone e
gozzoviglia.
Uh, uh, salta come un bovino
impazzito,
E il ragazzo si rannicchia intimidito.
Dalla riva si ergono tronconi
d’alberi,
Inquietante, il pinastro accenna col capo.
Corre con le orecchie tese il ragazzo
Fra steli giganteschi come lance.
Come cigola e scricchiola là dentro!
E’ l’infelice filatrice,
E’ l’infausta Lenore,
Che gira l’arcolaio nel canneto.
Avanti, avanti, sempre correndo,
Avanti, come volessero agguantarlo!
Davanti a lui la terra ribolle
E sotto i piedi sfrigola
come una melodia spettrale.
e’ Knauf, il violinista infido,
E’ lo strimpellatore ladro
Che rubò le monete degli sposi!
Si spacca la palude e un sospiro
Erompe dallo squarcio cavo.
Ohimè, Ohimè! grida Margret, la
dannata,
Oh! Oh! la povera anima mia.
Il ragazzo salta come un capriolo
ferito,
E se l’angelo custode non gli stesse
al fianco,
Un giorno uno scavatore troverebbe
Le sue ossa sbiancate tra i vapori
della torba.
Ma sempre più solido si fa il terreno
E laggiù accanto al salice
tremola la lampada tanto familiare.
Il ragazzo raggiunge il punto di
confine.
Respira a fondo e alla palude
Rivolge ancora lo sguardo ansioso;
Com’era terribile nel canneto,
Oh, che spavento nella brughiera!
Traduzione
di Gio Batta Bucciol
Da
“Poesia” n. 29o, febbraio 2014. Crocetti
Editore
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