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1 gennaio 2018

Amore ardente – Annette von Droste-Hulshoff

Catherine Abel - Woman with cello
Amore ardente – Annette von Droste-Hulshoff

E se vuoi sapere perché talvolta
Sono così pensierosa,
Talvolta cos’ assurda e sciocca,
Così imperdonabilmente sbadata,
Vuoi anche sapere, inesorabile,
Che cosa contiene di tanto caro
Il cassetto segreto e chiuso
Accanto al quale spesso mi trattengo?

Due occhi vidi
Come raggio che si infrange nell’acqua,
E là dove due occhi spuntano,
Io penso a quella luce,
Quando di recente hai strappato
Un fiore dalla siepe in boccio
E lo chiamasti “oculus Chrusti”,
Ecco, quegli occhi mi vennero in mente.

C’è un tono di voce, profondo e
Vibrante come il riecheggiar d’un corno
E che di me si burla,
E mi segue ovunque.
Tempo fa nel salone scintillante
Mi affliggeva il gemito dei violini,
Quando improvvisa quella voce
Sentii nel violoncello.

Anche so di una figura
Tanto leggera e forte insieme,
Che nel bosco incede davanti a me
E trasvola sullo stagno.
Assorta, vidi poco fa
Nell’occhio della luna
Disciogliersi una striscia di nuvole,
Ed era quella forma, simile a un vapore.

E infine senti, senti:
Lì si trova, dentro un mobiletto,
un fazzoletto intriso di sangue,
Ve l’ho posto io, in segreto.
Lui s’è scalfito col filo della lama
Quando dal cespuglio colse le more,
Ora li possiedo entrambi,
Il sangue suo e l’amore mio ardente.

Traduzione di Gio Batta Bucciol
Da “Poesia”  n. 290, febbraio 2014. Crocetti Editore

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