Catherine Abel - Woman with cello
Amore ardente – Annette
von Droste-Hulshoff
E se
vuoi sapere perché talvolta
Sono
così pensierosa,
Talvolta
cos’ assurda e sciocca,
Così
imperdonabilmente sbadata,
Vuoi
anche sapere, inesorabile,
Che
cosa contiene di tanto caro
Il
cassetto segreto e chiuso
Accanto
al quale spesso mi trattengo?
Due
occhi vidi
Come
raggio che si infrange nell’acqua,
E là
dove due occhi spuntano,
Io
penso a quella luce,
Quando
di recente hai strappato
Un
fiore dalla siepe in boccio
E lo
chiamasti “oculus Chrusti”,
Ecco,
quegli occhi mi vennero in mente.
C’è un
tono di voce, profondo e
Vibrante
come il riecheggiar d’un corno
E che
di me si burla,
E mi
segue ovunque.
Tempo
fa nel salone scintillante
Mi
affliggeva il gemito dei violini,
Quando
improvvisa quella voce
Sentii
nel violoncello.
Anche
so di una figura
Tanto
leggera e forte insieme,
Che nel
bosco incede davanti a me
E
trasvola sullo stagno.
Assorta,
vidi poco fa
Nell’occhio
della luna
Disciogliersi
una striscia di nuvole,
Ed era
quella forma, simile a un vapore.
E
infine senti, senti:
Lì si
trova, dentro un mobiletto,
un
fazzoletto intriso di sangue,
Ve l’ho
posto io, in segreto.
Lui s’è
scalfito col filo della lama
Quando
dal cespuglio colse le more,
Ora li
possiedo entrambi,
Il
sangue suo e l’amore mio ardente.
Traduzione
di Gio Batta Bucciol
Da
“Poesia” n. 290, febbraio 2014. Crocetti
Editore
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