Sandro Botticelli - Ritratto di giovane
Un loro dio – Costantino Kavafis
Quando
passava taluno di loro per la piazza
di
Selucìa, verso l’ora che imbruna,
alto,
perfetto efebo – gioia d’incorruttibile
perennità
degli occhi,
capelli
neri tutti profumati –
i
passanti guardavano,
l’uno
all’altro chiedeva de mai lo conoscesse,
se
fosse greco di Siria, o straniero.
Ma
taluni più attenti miravano, e capivano,
e si
scostavano.
E
mentre si perdeva sotto i portici,
fra le
ombre e le luci della sera,
verso
il quartiere che soltanto a notte
vive,
d’orge e di crapula,
d’ogni
sorta d’ebbrezza e di lascivia,
sognavano,
chi mai fosse di Loro,
e per
quale sospetto suo piacere
fosse
calato in quelle strade di Selucìa
dalle
Dimore Venerande, Auguste.
da Costantino Kavafis, La memoria e la passione
a cura
di Filippomaria Pontani
Corriere
delle Sera - Un secolo di poesia, a cura di Nicola Crocetti