Gian Lorenzo Bernini, Ratto di Proserpina (dettaglio), 1621-1622, marmo, altezza 255 cm senza base, Roma, Galleria Borghese
da Sole e carne – Arthur Rimbaud
L’Uomo ha risollevato il capo libero e fiero!
E l’improvviso raggio della bellezza antica
fa palpitare il dio nell’altare della carne!
Lieto per il bene presente, esangue per il male sofferto,
l’Uomo vuol tutto sondare, – e sapere! Il pensiero,
puledro così a lungo, così a lungo frenato,
balza dalla sua mente, conoscerà il Perché!…
Che libero si slanci, e l’Uomo avrà la Fede!
– Perché il cielo muto e lo spazio impenetrabile?
Perché le stelle d’oro, fitte come la sabbia?
Se si salisse più in alto, che vedremmo lassù?
Forse un Pastore guida lo sterminato gregge
dei mondi ruotanti nell’orrore dello spazio?
E tutti quei pianeti, che il vasto etere avvolge,
vibrano agli accenti di una voce eterna?
– E l’Uomo, può vedere? può forse dire: Io Credo?
La voce del pensiero è forse più di un sogno?
Se l’Uomo nasce così presto ed ha vita così breve,
da dove dunque viene? Precipita negli Oceani
dei Germi, dei Feti, degli Embrioni, in fondo
all’immenso Crogiuolo da cui Madre Natura
lo resusciterà, vivente creatura,
per amare nella rosa e crescere nel grano?…
Non lo possiamo sapere! – Siamo oppressi
da un manto d’ignoranza e di anguste chimere!
Scimmie umane cadute dalla vulva materna,
la nostra ragione opaca ci cela l’infinito!
Vogliamo guardare: – il Dubbio ci punisce!
Il dubbio, lugubre uccello, ci percuote con la sua ala…
– E l’orizzonte fugge in una fuga eterna!…
… … . .
I cieli son aperti! I misteri son morti
dinanzi all’Uomo che, eretto, incrocia le sue forti braccia
nell’immenso splendore dell’opulenta natura!
Egli canta… e il bosco canta, mentre il fiume
mormora un inno di letizia che sale verso la luce!…
– È la Redenzione! è l’amore! è l’amore!…
… … . .