E’
rapido il secolo. Se fossi vento
avrei
raschiato la corteccia dagli alberi
e le
facciate dai palazzi di periferia.
Se
fossi oro, mi avrebbero nascosto nelle cantine
nella
terra friabile e fra giocattoli rotti.
Mi
avrebbero dimenticato i padri, ma i loro figli
mi
ricorderebbero per sempre.
Se
fossi un cane, non avrei avuto paura
dei
rifugiati, se fossi luna
non
avrei avuto paura della esecuzioni.
Se
fossi un orologio sulla parete,
ne
avrei nascosto le crepe.
E’
rapido il secolo. Sopravviviamo ai territori leggeri
guardando
in cielo ma non in terra.
Apriamo
le finestre perché entri l’aria
dai
luoghi mai visitati.
Le
guerre non esistono perché ogni giorno
qualcuno
ferisce il nostro cuore. E’ rapido il secolo.
Più
rapido che la parola.
se da
morto tacessi
tutti
mi crederebbero.
Traduzione
di Piero Salabè
Da
“Poesia” n. 290, febbraio 2014. Crocetti
Editore
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