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5 maggio 2018

Sonetto XXXVII – Pablo Neruda

opera di Steve - Hanks
Sonetto XXXVII – Pablo Neruda

Oh amore, oh lampo pazzo e minaccia purpurea,
mi visiti e sali per la tua fresca scala
il castello che il tempo coronò di nebbie,
le pallide pareti del cuore chiuso.

Nessuno saprà che fu solo la delicatezza
che costruì i cristalli duri come città
e che il sangue apriva gallerie sventurate
senza che la sua monarchia abbattesse l'inverno.

Per questo, amore, la tua bocca, la pelle, la luce, le tue pene,
furono il patrimonio della vita, i doni
sacri della pioggia, della natura

che riceve e innalza la gravidanza del grano,
la tempesta segreta del vino nelle cantine,
la fiammata del cereale sulla terra.

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