dipinto di Giovanni Marziano
da “Il tutto mio” – Andrea Camilleri
(…)
Potrebbe farlo salire
in terrazza. No, non è possibile. Sta continuando a piovere. Nello studio?
Manco a parlarne, Giulio ci va continuamente.
Ah, una soluzione
c’è. Metterlo nella stanza degli ospiti.
No, anche questo è
sbagliato. Nell’armadio Giulio ci tiene dei vestiti, potrebbe venirgli la
voglia di mettersi uno di quelli e patatrac.
E in quella di Elena,
che non tornerà prima delle sette di lunedì? Giulio non c’è mai entrato in
quella stanza.
Ecco, ha fatto la
pensata giusta.
Quando Giulio si sarà
profondamente addormentato l’andrà a trovare. Ma dovranno contentarsi di
qualche oretta, non è possibile che lei passi tutta la notte con lui. Troppo
rischioso.
Squilla il telefono
di casa. Sono le sette e dieci. Cristo, è tardissimo! Si precipita giù.
«Ciao. Sono appena
arrivato» fa Giulio.
«Tutto bene?»
«Tutto bene. Ti
volevo avvertire che tarderò a tornare a casa.»
Le scappa un sospiro
di sollievo.
«Perché?»
«Con la macchina è
venuto anche Cesari. Dobbiamo parlare della situazione tedesca e decidere
alcune cose che devono essere fatte domattina presto. Perderò al massimo
un’oretta. Andremo un po’ più tardi al ristorante. Scusami.»
«Sei scusato.»
Sale su, Mario sta
uscendo dal bagno rivestito.
«Aiutami a rifare il
letto.»
La parola “letto” fa
un effetto immediato su Mario che l’abbraccia da dietro.
«Prima di rifarlo…»
«Non essere cretino,
Giulio sta venendo, ha telefonato dall’aeroporto.»
«Quale aeroporto? Non
era andato a caccia?»
«Sì, ma a Pisa.»
Le è venuto
assolutamente naturale mentire. Mario se la beve.
«E io dove mi
nascondo?»
«Ora ti faccio
vedere.»
Finiscono di rifare
il letto.
«Vieni con me.»
Apre la porticina in
fondo al corridoio. Dà su un appartamentino di una camera e un bagno.
«Qui starai
benissimo. È la stanza della cameriera.» Gira la maniglia, ma la porta non si
apre. È chiusa a chiave e la chiave non è nella toppa. Quella cretina di Elena!
Che pensa, l’idiota, che lei vada a frugare tra i suoi stracci? Vuoi vedere che
quella stronza se l’è portata appresso?
Corre giù a
controllare se per caso non l’abbia lasciata tra le chiavi appese vicino alla
porta. Non c’è.
(…)
di
Andrea Camilleri. 2013 Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., Milano
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