Filippo Palizzi 1818-1899 “Caccia al Lupo”
Il lupo e il cane - Fedro
Quanto sia
dolce la libertà, dimostrerò in breve.
Un lupo
sfinito e macilento, incontrò per caso un cane ben pasciuto. I due si
fermarono: "Come mai, sei così grasso?
– domandò - e con quale cibo ti sei così
saziato? Io, che son di te più forte,
muoio di fame."
E il cane,
con semplicità: "Puoi avere ciò che ho io se come me
sei disposto a servire un padrone."
"In che
modo?" chiede quello. "Facendo la guardia all'uscio e
di notte difendendo la casa dai ladri."
"Bene,
sono pronto: ora patisco neve e pioggia nelle selve, e conduco
un'esistenza grama:
quanto è più
comodo vivere sotto un tetto
e saziarsi di abbondante cibo stando in ozio!"
"Vieni
dunque con me." Mentre procedono, il lupo vede il
collo del cane segnato dalla catena.
"E
questo, amico?"
"Non è
nulla."
"Dimmi
cos'è!"
"Dato
che sono un po' vivace, di giorno mi legano perché dorma
e sia però sveglio quando si fa notte: al tramonto, slegato, vado dove mi piace. Mi viene dato il pane della sua mensa
il padrone
mi offre gli ossi, i servi mi gettano tozzi di pane e gli avanzi che
tutti scartano. Così, senza fatica, il mio ventre
si sazia."
"Ma se
tu vuoi andartene, puoi farlo?"
"No,
certo!" rispose.
"Goditi
quel che lodi, cane.
Nemmeno un regno voglio se non mi sento
libero."
Filippo Palizzi 1818-1899 “Caccia al Lupo”
Filippo Palizzi 1818-1899 “Caccia al Lupo”Filippo Palizzi 1818-1899 “Caccia al Lupo”
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