Juarez Machado - Tango
Tango – Paolo ConteNon c’è signora più elegante
Seduta a questo ristorante
Vicino a te io sono niente, vero
Tu polarizzi lattenzione
Tu sei il centro dattrazione
Io, un anonimo signore e basta
No, no questa festa per me
Che ho creduto sempre in te
Dal primo giorno, e ancora
Diversamente io sarei rimasto niente più
Che un passante a cui si dice
Ma guarda, a cui si da del tu
Ma a certi sguardi della gente
Non sai restare indifferente
E non rinunzi ad una sfida antica
Sì, sei rimasta quel che eri
Una puttana, e sembra ieri
Che ti ho strappata via dal marciapiedi
Eh, si, questa festa anche per me
Che una regina ho visto in te
Sarà un’innata educazione
O un’assurda dedizione
Che m’impedisce di gridare al mondo
Che ti ho inseguita ed adorata
Di devozione illuminata
Come soltanto lo sa fare un vecchio
No, no questa festa tutta tua
Diversamente
A me non resta che un sorriso
Molto ingenuo, paradiso, cara
Ragazza
Nessun commento:
Posta un commento