Federico Garcia Lorca – Norme
I.
Norma di ieri trovata
sulla mia notte presente;
splendore adolescente
che si oppone alla nevicata.
Non posso darti asilo
le mie pupille guardinghe,
brune di luna in bilico
con il cuore aperto;
ma il mio amore cerca il giardino
dove non muore il tuo stile.
II.
Norma di seno e di fianchi
sotto il ramo proteso;
antica e appena nata
virtù della primavera.
La mia nudità ormai vorrebbe
essere dalia del tuo destino,
ape, rumore o vino
del tuo numero e della tua follia;
ma il mio amore cerca pura
follia di brezza e di trillo.
Nessun commento:
Posta un commento