opera di Andrey Remnev
Poltrisce in grembo a una montagna
un idolo – Osip Mandel’stam
Poltrisce in
grembo a una montagna un idolo
tra ozi
felice, sorvegliati e immensi;
e gli goccia
dal collo adipe in monili
a proteggere
i flussi e i riflussi del sonno.
Nell’infanzia,
compagno di giochi d’un pavone,
beveva latte
offerto in rosee argille,
l’arcobaleno
d’India era il suo cibo
e non gli
lesinavano cocciniglie.
È stretto a
nodo l’osso intorpidito,
umanizzate
sono ginocchia, spalle, mani.
Con
calmissime labbra egli sorride,
pensa con
l’osso e intuisce con la fronte
e nel
ricordo insegue le sue fattezze umane…
da Osip Mandel’stam, Libertà al crepuscolo a cura di Renato Faccani
Corriere
delle Sera - Un secolo di poesia, a cura di Nicola Crocetti
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