da “il Fatto Quotidiano” – 11 luglio 2018, pag. 4
Immigrati. Pochi arrivano dall’Africa,
in pochissimi si fermano .Ci costano meno che in Olanda e da soli fanno il Pil
dell’Ungheria
Per battere la “paura” bastano pochi
numeri
di
Vittorio Emiliani
I delitti in Italia,
in particolare gli omicidi, sono calati moltissimo: dell’85,5 % dal 1991 a
oggi. Altri reati gravi come rapine e violenze risultano stabili o in
diminuzione. Parallelamente gli stranieri sono aumentati in Italia del 530%.
Eppure la criminalità più sanguinaria (non quella finanziaria che è di marca
prettamente italiana, mafiosa) è scemata moltissimo. Anche per una migliore
organizzazione, pure tecnologica, delle forze dell’ordine, nonostante i pochi fondi.
Che cosa ci
raccontano allora certi giornali e la maggioranza dei Tg, anche quelli del servizio
pubblico Rai? Cosa ci racconta il ministro dell’I nterno Matteo Salvini?
L’altro giorno il Tgr della Toscana ha aperto con la notizia di un
omicidio/suicidio: gli omicidi in quella regione oscillano fra 0,5 e 0,6 ogni
centomila abitanti. Meno della media nazionale. La Bbc avrebbe messo la notizia
in coda al Tg. E invece un rivolo di sangue scende tutti i giorni dai nostri televisori.
In Europa si ammazza in genere di più, spesso molto di più. Anche in Francia.
Guardate un po’.
Russia 11,3 omicidi ogni
centomila abitanti; Lituania 6,98; Stati Uniti 4,88; Ucraina 4,36; Lettonia
4,11; Francia 1,58; Inghilterra 0,92; Germania 0,85; Italia 0,65-70.
Confrontati i dati
della Russia di Putin e quelli degli Stati Uniti di Trump, dove le armi
circolano con estrema facilità, coi nostri, vi sembra sensato fomentare
l’insicurezza degli italiani proponendo di dotarli di un fucile o di una
pistola? O non vi sembra invece una pericolosissima propaganda, questa sì
fascistoide? Ve lo immaginate adesso cosa potrà raccontare fra un po’ anche la
Tv di Stato, con almeno un telegiornale, magari il Tg1, “salvinizzato”? Vi
immaginate come verranno ingigantite le notizie sugli omicidi, sui fatti di
sangue, sulla criminalità, sull’invasione di immigrati?
Comunque non è
provato un rapporto reale fra incremento (altissimo) della immigrazione,
comunitaria ed extracomunitaria, e criminalità e delinquenza diffusa. Gli
stranieri in carcere, è vero, sono circa un terzo dei detenuti (34%), dieci
anni fa erano di più (37%). Ma sono in galera per reati minori, vengono difesi
da avvocati d’ufficio, ci sono etnie molto pacifiche e altre molto meno, come
marocchini, romeni, albanesi e tunisini che sommano quasi il 60 % del totale.
Mentre filippini, indiani e bengalesi figurano assai poco nelle classifiche
criminali.
IL MINISTRO
dell’Interno, Matteo Salvini, incessantemente in video, ha affermato – leggo su Critica Liberale – che “non è
possibile che, su 60 mila detenuti in Italia, 20 mila siano stranieri”,
aggiungendo che avrebbe poco senso “tenerli qua, pagandoli 300 euro al giorno”.
Il costo giornaliero reale è stimato in circa 137 euro al giorno. Quindi meno
della metà.
È falso inoltre che
l’Italia sia invasa da ondate di stranieri: gli sbarchi, come è noto, sono
diminuiti rispetto al 2018 del 78-80%. Mentre le richieste di asilo (ben più
numerose fino a qualche anno fa in Ungheria, Serbia, Austria, ecc. oltre che in
Germania) sono calate del 50,7% nei primi cinque mesi. Nel 2015, secondo l’Economist,
l’Italia con 83.200 richieste figurava all’11° posto dopo piccoli Paesi come
Austria e Svezia (oltre 151.000 domande) per non parlare di Ungheria, Germania
e Serbia (addirittura oltre quota 531.000). Eppure, a sentire Salvini e certi
giornalisti, saremmo invasi da orde di stranieri.
È falso che l’Italia
spenda più di tutti per ospitare i rifugiati: spendiamo a persona nettamente
meno di Olanda, Svizzera, Belgio e altri. Spendiamo quanto la Germania.
È falso che in Italia
ci sia la più grande concentrazione di stranieri: ci precedono Austria (14,3%),
Belgio (11,7%), Germania (10,5%), Spagna (9,5%) e Regno Unito (8,6%), per non parlare
del piccolo Liechtenstein. In Italia rappresentano l’8,3 %. Per contro 1,4
milioni di emigrati italiani risiedono in giro per l’Europa.
A forza di false
notizie, i cittadini che non si sentono
“per niente sicuri”sono aumentati, per l’Istat, dal 7,5 al 16,5%. E il 46%,
quasi la metà del campione, attribuisce questa paura al l’aumentata presenza
straniera. Negli anni del fascismo gli omicidi erano 3.800 all’anno (oggi sono
348) con una popolazione molto inferiore, cioè dieci volte più numerosi di oggi
(rapportati agli abitanti), ma il regime censurava le notizie in proposito.
Oggi per creare cinicamente un clima di paura e di chiusura verso il “diverso”,
meglio se “nero” di pelle, si censura un dato di civiltà e cioè la drastica
diminuzione del reato più grave di tutti. Siamo sempre lì.
Vogliamo dire infine
che i contributi previdenziali degli immigrati – 9 miliardi di euro, 5 al netto
delle pensioni – puntellano l’Inps per tutti noi e che il loro concorso al Pil
è più del 9%? Presi a sé sarebbero il 17° Paese europeo prima dell’Ungheria.
PERCEZIONE
SBAGLIATA
In Italia
non c’è la più grande concentrazione di stranieri: ci precedono anche Austria, Belgio,
Germania e Spagna
STATISTICHE
ALLA MANO
È falso
che l’Italia sia invasa: gli sbarchi sono diminuiti del 78%. Le richieste di
asilo sono calate invece del 50,7%
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