16 giugno 2020

Indizi terrestri – Marina Cvetaeva



Ettore Ximenes - Ritratto di Gerta Galati di Riella Lambrecht, 1916.
Indizi terrestri – Marina Cvetaeva

I
Così, nella vita, tra fatiche quotidiane
e amori di una notte, scorderai l’amica
coraggiosa, il suono
dei suoi fraterni versi.

L’amaro dono della sua durezza,
la timidezza, maschera del fuoco,
e quello spasmo, scossa senza fili,
che ha il nome di: lontano!

Tutto l’antico tranne - “dammi!, “mio!”,
tutte le gelosie - non la terrena,
tutte le fedeltà - ma anche all’estremo
scontro - sempre incredula Tommaso…

Sii prudente, mio tenero, ti imploro:
non dare asilo alla fuggiasca -
l’anima! Viva la virile intesa
delle amazzoni, limpida congiura!

Ma forse, tra cinguettii e conteggi,
sfinito dal fatale eterno
femminino, ti tornerà alla mente
la mano mia senza diritti.

Le labbra - senza preventivi.
Le braccia - senza pretese.
Gli occhi - senza palpebre,
protesi - nel vivo!

traduzione di Serena Vitale
da Marina Cvetaeva, Dopo la Russia, a cura di Serena Vitale
Corriere delle Sera - Un secolo di poesia, a cura di Nicola Crocetti

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