28 giugno 2020

Ebbro di trementina – Pablo Neruda



dipinto di Malcolm Liepke
Ebbro di trementina – Pablo Neruda

Ebbro di trementina e di lunghi baci,
estivo, guido il veliero delle rose,
deviato verso la morte dell’esile giorno,
fondato sulla solida frenesia marina.

Pallido e ancorato alla mia acqua divorante
passo nell'acre odore del clima scoperto,
vestito ancora di grigio e di suoni amari,
e di una cresta triste di schiuma abbandonata.

Vado, duro di passioni, a cavallo della mia unica onda,
lunare, solare, ardente e freddo, repentino,
addormentato nella gola delle fortunate
isole bianche e dolci come fianchi freschi.

Trema nella notte umida il mio abito di baci
Carico pazzamente di elettriche sollecitazioni,
in modo eroico diviso in sogni
e inebrianti rose che si praticano in me.

Su per le acque, in mezzo a onde esterne,
il tuo corpo parallelo si ferma tra le mie braccia
come un pesce infinitamente appiccicato alla mia anima,
rapido e lento nell'energia subceleste.

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