opera di Sonja De Graaf
Acquerello – Enzo Montano
“Mara
è troppo chiara”.
La
bella ragazzina bruna
ha
le gote rosa: bellissimi
gioiosi
petali della fanciullezza;
ride
con il corpo e l’anima,
mentre
mostra l’adesivo
col
suo nome, estratto
dalla
bustina Panini.
Sorride
Mara, con gli occhi
blu
meravigliosi
traboccanti
di futuro e vita.
Solo
qualche parola
e
tre gerbere rosse rubate
da
un vaso di Borgo Retto.
Poi
una passeggiata
nel
pomeriggio della
lontana
primavera
col
sole nel laghetto dei cigni
e sui
muri gialli del palazzo ducale.
Mara
è troppo chiara
e danza
allegra per
le
vie della città.
Non
l’ho mai più incontrata!
Eppure
Mara danza.
Danza,
eterna giovinetta
con le
gote rosa.
Danza
sul confine dell’oblio,
senza
mai varcarlo.
Danza
leggera e ride
con gli
occhi e con le labbra.
Danza
la sua giovane
allegria
- da cinquant’anni.
Dove
sei ora,
Mara-troppo-chiara?
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