Pablo Picasso - Donna che piange
Cancer
– Enzo Montano
- Come stai? Da tanto
tempo non ti sento.
- Mal!
- Cosa ti è successo?
- Cancer!
Silenzio, conosco la
sofferenza di quegli attimi
difficile non essere
ovvio;
poi:
- dove?
- Alla gola, mi devono
operare tra una settimana.
- Come ti senti adesso?
- Je suis très fatigué.
- Sii forte, non
dargliela vinta.
Maledizione!!! Mai sazio
il mostro.
Anna, Sara, Piero,
Michele,
Antonio, Carla …..
adesso un’altra Anna
Mentre parlo ripenso ad
atre telefonate fatte
per salutare compagni
della stessa malattia
incontrati lungo le vie
degli ospedali.
- Pronto?
- Buonasera, vorrei
salutare Sara,
- Sara non c’è più… mia
moglie è andata via due giorni fa.
- Condoglianze. Mi dispiace, mi scusi,
buonasera.
Sara era una signora
dolcissima,
serena fino alla fine,
anche quando
la morte le respirava
addosso,
voleva arrivare a
Natale,
non ce l’ha fatta per
due giorni.
- Pronto?
- Ciao Omar, tutto bene
a Buenas Aires?
- come sta Anna?
- Anna è morta, ha avuto
una ricaduta, nulla da fare.
- Mi dispiace Omar, ti
abbraccio.
Anna ha sempre avuto un
sorriso per tutti.
Nel periodo della
radioterapia
si chiudeva la giornata
con una camomilla
io mia moglie e Anna
mentre Omar, il marito,
sorbiva il suo mate.
Era diventato il nostro
rito propiziatorio.
Ho guadagnato tre anni,
diceva Anna.
Poi ha restituito tutto.
A Piero, Michele,
Antonio, Carla ed altri
non ho più telefonato
per paura,
ma lo stesso è stato il
risultato.
- Ti chiamo fra dieci
giorni,
mi devi dare solo buone
notizie,
ti abbraccio forte, in
bocca al lupo.
Questa volta Anna di
Francia il mostro l’ha sconfitto.
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