8 aprile 2017

La porta chiusa – Enzo Montano



La porta chiusa – Enzo Montano

Il pugno bussa prima piano
e poi sempre più forte.
Cento volte bussa,
si ferma un attimo e poi
bussa ancora cento volte
e poi cento ancora ...
La voce non risponde:
ciò che ritorna è solo l’eco
che si perde nei rivoli
delle vibrazioni dentro il vuoto
senza melodie o canti.

Si scorticano le nocche sulla porta,
a chi bussa nessuno gli risponde,
c’è solo il rimbombo sordo
delle mani che gocciolano sangue.
Bussano  i pugni sulla porta chiusa
come le mazze sul tamburo
dove c’è solo aria che mai potrà dire:
AVANTI!

La porta è diventata pietra nera
senz’anima né voce.
le mani si consumano,
solo schegge sono le nocche
conficcate nella dura roccia
coperta da rivoli di sangue.

Basta picchiare con
le nocche frantumate:
il doloro lo impedisce!

Chi è stanco di bussare
riprende il suo cuore
abbandonato sulla soglia
e si allontana.


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