foto di Marco Lasciarfari
Alessandro Parronchi - In un tempo che non balza né affondaAttraverso la porta che conduce
a mondi inesplorati che di te
parlano come rifulge una luce
nello specchio annebbiato di un caffè.
Mi chiedo se sia un raggio che traluce
o un’ombra scivolata sul pavé,
non so decidere se sia più truce
soprassedere e scacciarti da me
o seguire l’impulso di cercarti,
viaggiatore in un ricordo lacero:
e se fa troppo male abbandonarti
perderti sarebbe anche doloroso.
In questo dubbio da sempre mi macero,
resto vivo in questo giro vizioso.
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