Omar Ortiz - i cavalli di Da Vinci
Penelope al telaio – Ulla Hahn
V
C’è chi si fa sentire:
Scendi. Da tanto tempo
tutto quel tessuto. Esci
mangia e bevi con noi, donna.
Solleciti vogliono liberarmi dalle fatiche
dalle stanche braccia tessitrici
Altri mi lusingano: Bella lasciaci
vedere il tuo ricamo bello rosso tessuto
del solletico l’innamorato piè del verso
bacio di cardo e tessuto di sfera terrestre
No dico nessun nuovo tessuto
Non mi adesca un nuovo tessuto
Non sono in apprensione
per un mio nuovo tessuto. Ma
io voglio tessere. Devo tessere. Tessere
tutti i fili in me con le loro
ombre macchie scorie
Tutte le orme le tracce di carbone e gesso
piante di città volti di bambini
da vicino e ipotesi
tasselli di viva madreperla Tessere.
Tessere finché non si sente più il dolore
né il suo ricordo. Tessere
Sbloccare il disegno
pieno di becchi col canto.
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