Nel freddo si conficca l’argenteo chiodo
si apre la tempia al suo sollievo
accoglie ma non dissipa il dolore
atroce l’immagine fissa sui secondi
la danza nella gabbia della notte
spilli d’insonnia in sospesi labirinti
le stanche lacerate palpebre spalancano.
L’ultima foglia cade dell’autunno
dall’albero sul colle divenuto croce
nel fango calpestata rivoltata si dissolve
“l'amor che move il sole e l'altre stelle”
viene deposto avvolto nella caliginosa inutilità.
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