opera di Albert Lynch
Un elisire - Arturo Graf Sfortunato alchimista,
Che quanto
più s’adopra
Nella difficil opra
E tanto meno acquista;
Io pongo in una storta
Di martellato rame
Le stecchite mie brame
E la mia fede morta;
Le speranze deluse,
Gli amori assassinati,
I sogni conservati
In anfore ben chiuse;
E i ricordi soavi,
E di diverso tipo,
Tratti da un vecchio stipo
Serrato con tre chiavi.
V’aggiungo il due per cento
D’entusïasmo strutto,
E fo bollire il tutto,
La notte, a foco lento,
Al barlume novello
D’un’antica lucerna,
Trovata nell’Eterna
Città, dentro un avello.
E dall’acre miscea,
Con gioja e con terrore,
Stillo un dolce licore
Che m’avvelena e bea
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