Visita notturna - Anna Achmatova
Non dovrai su un asfalto di foglie cadute
Attendermi a lungo.
Tu ed io nell'Adagio di Vivaldi
C'incontreremo di nuovo.
Ancora le candele saranno d'un giallo opaco
E ammaliate dal sonno.
Ma l'archetto non chiederà come tu sia entrato
Nella mia casa a mezzanotte.
Passeranno in un muto gemito di morte
Queste mezzore,
Sul palmo della mia mano leggerai
Gli stessi portenti.
E allora la tua angoscia,
Fattasi destino,
Ti allontanerà dalla mia soglia
Verso una gelida risacca.
traduz. Carlo Riccio
Non dovrai su un asfalto di foglie cadute
Attendermi a lungo.
Tu ed io nell'Adagio di Vivaldi
C'incontreremo di nuovo.
Ancora le candele saranno d'un giallo opaco
E ammaliate dal sonno.
Ma l'archetto non chiederà come tu sia entrato
Nella mia casa a mezzanotte.
Passeranno in un muto gemito di morte
Queste mezzore,
Sul palmo della mia mano leggerai
Gli stessi portenti.
E allora la tua angoscia,
Fattasi destino,
Ti allontanerà dalla mia soglia
Verso una gelida risacca.
traduz. Carlo Riccio
Nessun commento:
Posta un commento